La parola marmo deriva dal greco μάρμαρον (mármaron) o μάρμαρος (mármaros), che significa roccia splendente.
Per questa sua caratteristica il marmo viene da sempre utilizzato nell’architettura e nella realizzazione di fontane come fondamentale elemento estetico.
La luce “penetra”all’interno della pietra grazie alla sua alta percentuale di calcite, un minerale dalla bassa rifrazione che la quindi rende luminosa.
Nei nostri progetti il marmo diventa pietra di rivestimento o superficie di scorrimento, arricchendosi di ulteriori riflessi luminosi dati dal movimento dell’acqua.
Il marmo nell’architettura classica
Per queste sue caratteristiche di luminosità il marmo da sempre viene utilizzato nella scultura e nell’architettura. L’antica Grecia era ricca di cave di marmo, specialmente marmi bianchi il che portò alla realizzazione dei maestosi templi dell’Acropoli.
Nell’antica Roma repubblicana era considerato un materiale pregiato e di lusso che veniva importato dai territori periferici dell’impero e utilizzato negli spazi pubblici e nelle ville private dei patrizi.
Per abbattere i costi dei trasporti il marmo veniva in genere estratto da cave vicine al mare, così da poter caricare i blocchi direttamente su nave.
L’estrazione e la lavorazione
Una volta estratto oggi il marmo viene lavorato in lastre che hanno uno spessore tra 1 cm e 30 cm. Lastre con uno spessore inferiore sarebbero troppo sottili e molto fragili, quindi difficilmente lavorabili.
Sono molte le lavorazioni contemporanee del marmo, tutte ispirate alla tradizione classica, ma rese attuali da importanti innovazioni stilistiche e di manufattura: la lucidatura, che può essere chimica o meccanica, la bocciardatura che dona alla superficie un effetto “scolpito”, la spazzolatura e l’acidatura che danno effetti dal sapore antico alla superficie.
Per i propri progetti Forme d’Acqua sceglie con attenzione i migliori marmi non solo per i fattori estetici, ma anche per la dimensione, il taglio e la rifinitura, tutti elementi che avranno sull’acqua effetti diversi.
Un materiale antico, nobile, elegante ma soprattutto irripetibile perché naturale, che nelle fontane si arricchisce dell’effetto dell’acqua che scorre, diventando unico.