I social sono tutto, o quasi!

I social sono tutto, o quasi!

La scorsa settimana ho seguito un webinar tenuto da Claudia Zarabara di Promex dal titolo “Social Networks: quali scegliere?”. Questa domanda e soprattutto la partecipazione a questo incontro mi ha dato lo spunto per scrivere questo articolo, per il quale rilancio chiedendo a chi sta leggendo: vi siete mai chiesti se il tempo che impieghiamo nei social sia veramente necessario e quali benefici porti? Per chi è un millenial come me, la risposta è semplice e ovvia: i social sono tutto, o quasi!

I social sono diventati il biglietto da visita dell’azienda ed il canale privilegiato per proporre e coinvolgere, perchè tramite essi comunichiamo direttamente con le persone e condividiamo le nostre giornate, i nostri successi e mostriamo cosa facciamo; allo stesso tempo li usiamo anche come motori di ricerca, per ottenere velocemente le informazioni che cerchiamo.

I social ed il web in generale vivono di contenuti, che devono essere sempre di qualità, costanti, aggiornati e misurati sui target di riferimento, pertanto chi segue la comunicazione aziendale deve fare i conti con continui aggiornamenti, che richiedono un investimento di tempo notevole.

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Negli ultimi dieci anni i cambiamenti sono stati tanti e sempre più veloci, però il concetto di base è sempre lo stesso, che deriva dalla vecchia scuola di quando si lavorava solo su carta:

Fare – Sapere – Saper Fare – Far sapere

Questo concetto ci fa capire una cosa molto importante: la scelta di quali social usare è fondamentale, in relazione al fatto che tutti i prodotti possono essere raccontati nei social, ma bisogna trovare la piattaforma più adatta ed il modo corretto e mirato per farlo. Per questo serve un esperto della materia e la differenza la fa proprio la conoscenza del proprio prodotto e del proprio target.

Prima ci si snodava tra marketing b2c e marketing b2b, adesso si è passati ad un concetto più universale: Marketing 2 human, perché che si tratti di consumer o di business, abbiamo a che fare sempre e comunque con human, con una persona che parla ad un’altra persona e ai suoi gusti, sensazioni ed emozioni. E’ proprio questo il bello di fare marketing nel 2020: comunicare con persone, conoscerle attraverso il web ed instaurare con loro un rapporto diretto che riempie le loro necessità, la loro voglia di conoscere e le loro giornate.

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La pandemia ha creato un muro tra chi aveva una struttura aziendale agile e smart con chi era legato alla tradizione e poco propenso alla “digitalizzazione aziendale”: la differenza si è vista nei mesi del lockdown, dove molti hanno abbassato le saracinesche e aperto le porte del web, che ha permesso loro di continuare a lavorare e di fatturare. L’agilità è di primaria importanza per far vivere e non sopravvivere le aziende in periodo Covid-19: processi digitalizzati, smart working, velocità di rispondere a mail e commenti nei social, aggiornamenti costanti del sito web e dei social network…

Questo è solo un piccolo esempio di quello che è il mio lavoro, ma cosa manca in tutto questo? Il calore umano. Il web sostituisce qualsiasi procedimento “tradizionale”, ma non potrà mai sostituirsi ad una stretta di mano dopo mesi di comunicazione telematica o ad un abbraccio a progetto finito. Nessuno è “all’antica” in queste cose, il web e i social network sono di fondamentale importanza e sono parte integrante e vitale della nostra vita e del nostro lavoro, ma i rapporti umani sono fatti anche di vicinanza fisica, ed è per questo i social sono “quasi tutto”!

Susanna Dei Rossi

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Susanna Dei Rossi

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