LA LEGGENDA DEL MOSTRO
REALIZZATO DALLE MANI DEI NOSTRI ARTIGIANI
“Un mostro liscio e nero, dal grande corpo di serpente e dalla testa di cavallo. È la terribile visione che potrebbe apparire a chi si affacci da Punta della Dogana.
Leggenda vuole infatti che in una grande cavità posta sotto questo luogo, sicuramente uno dei più panoramici e suggestivi di Venezia, dimori una terribile creatura, simile a un enorme serpente di mare.
Il mostro delle acque nere, così come è chiamato, si farebbe vedere molto raramente, e solo nelle notti senza luna, quando il vento increspa le acque
rendendo indistinguibili le forme che vi si muovono… Il nome di “mostro delle acque nere” deriverebbe da questa propensione a uscire quando l’acqua del bacino è molto scura, mancando in cielo la luce della luna. (tratto da “I segreti del Canal Grande” di Alberto Toso Fei)
“Il mostro della laguna”: opera d’arte e d’ingegno, realizzata con il coinvolgimento delle realtà creative, professionali e artigianali del territorio veneziano, una formidabile avventura in cui arte, design e tecnologia si fondono.
La nascita
Il mostro della laguna è una creatura magica, che nasce dalla leggenda dei luoghi e si concretizza attraverso una sinergia di forze positive e propositive.
È un’opera d’arte e d’ingegno, una formidabile avventura in cui arte, design e tecnologia si fondono alla ricerca di un linguaggio nuovo per far interagire due materie antiche ed opposte: l’acqua e il vetro.
Disegnato dall’arch. Simona M. Favrin, con un’epidermide di vetro di Murano, realizzata dal Maestro Nicola Moretti, che ricopre uno scheletro in acciaio, ed un’innovativa anima tecnologica realizzata con la collaborazione di Forme d’Acqua, la creatura marina trae forma ed ispirazione dal luogo in cui ha origine, la Laguna di Venezia, così come narrato da Alberto Toso Fei, viaggiatore, giornalista ed esperto di storia veneziana, nel suo libro che costituisce una sorta di antologia del mistero su Venezia e sulla laguna.
Il suo linguaggio, fatto di infra e ultra-suoni, riecheggia tra i silenzi dei fondali, emergendo dagli abissi marini, diffondendosi attraverso le sterminate e immobili distese d’acqua della laguna.
Il mostro scandisce il suo alfabeto senza tempo e senza dimensione: tra il lento e inesorabile movimento dell’acqua, emerge la magica voce del mostro, concepita con Fulvio A.T. Renzi da Romina Salvadori, Emanuele Wiltsch Barberio e Massimiliano Lupo. Viene esposto nel suo ambiente naturale: l’acqua.
Lungo 6,5 metri per una larghezza di 115 cm ed una altezza massima di 110 cm, è rivestito da un’epidermide realizzata con 191 squame di vetro realizzato a mano ed è immerso in una vasca d’acqua della dimensione di m 8 x 3,5 con una profondità di 12 cm. Tramite un complesso e innovativo impianto tecnologico, e quindi dell’uso interdisciplinare della domotica, l’acqua, in sinergia con l’illuminazione a Led bianco a diverse temperature, rendono viva e pulsante la creatura.
Scopri le tappe
“Murano Oggi”
a cura di Gabriella Belli e Chiara Squarcina
Museo del Vetro, Murano
Dopo il successo dell’anteprima de “il mostro della laguna”, la presentazione dell’opera al pubblico internazionale ai Magazzini del Sale di Venezia, in concomitanza alla 54’ Biennale d’arte, la pubblicazione su ArteDossier, una delle più importanti riviste d’arte d’Italia, l’esposizione dell’opera al MAR di Ravenna e l’esposizione nel marzo 2012 nelle acque dell’affascinante Basilica Cisterna di Istanbul, l’opera è stata esposta a Bologna nel settembre 2013, a Milano a Villa Necchi FAI nel 2015 e a Villa dei Vescovi FAI nel 2016, ospite della mostra “GLASS.
Arte del vetro oggi” a cura di Jean Blanchaert. Ora “il mostro della laguna” riemergerà nella culla del vetro artistico, il Museo del Vetro di Murano, ospite della mostra “Murano Oggi”, a cura di Gabriella Belli e Chiara Squarcina. Un’opera emozionale, in cui il vetro, espressione di un’arte millenaria, si rinnova e dialoga con il presente attraverso la sperimentazione e il confronto con la tecnologia.
Un’epidermide di squame di vetro realizzate a mano dal Maestro Nicola Moretti, riveste la creatura disegnata da Simona Marta Favrin. Tessere vibranti e mutevoli, nella forma e nella potenzialità materica di questo materiale antico che trae dalla sua storia la forza di un continuo rinnovamento. Un respiro d’acqua in grado di suscitare suggestioni sensoriali inaspettate, grazie ad un connubio tra acqua e vetro reso possibile dalla sinergia di forze creative e maestranze artigianali di altissimo livello.
Le specifiche
Scopri i dettagli del mostro
dimensioni: 6500 x 1150 x H1100 mm
struttura: acciaio Inox AISI 316
rivestimento: 191 squame in vetro lavorato a mano e marchiato Vetro Artistico ® Murano
superficie complessiva: 8,2 mq
impianto di retro-illuminazione: impianto di illuminazione in bassa tensione con strip LED 14,4W/m 3000°K 24V IP68
impianto idraulico: pompe OASE Varionaut 150 24V IP68
tecnologia: app My Fountain di Forme d’Acqua per la completa gestione e monitoraggio dell’opera e per il controllo da remoto
peso complessivo dell’opera: 250 kg
habitat: vasca d’acqua di 8000 x 3500 x H120 mm
anno di realizzazione: 2011
IL VIAGGIO DEL MOSTRO
Un viaggio lungo con partenza Cavallino Treporti
Le tappe
2022
Milano 2022
Il mostro della laguna back in Milano per the Italian Glass Weeks, l’evento dedicato alla promozione e valorizzazione del vetro industriale e artistico.
10 – 18 settembre 2022
Via dei Mercanti– Milano
2021
Milano 2021
Il mostro della laguna ritorna ed è l’installazione artistica protagonista di VISION – Milan Glass Week:
5- 8 ottobre 2021
Piazza Gae Aulenti – Milano
2016
Il mostro al Museo del Vetro di Murano
Il Museo del Vetro di Murano, ospite della mostra:
“MURANO OGGI. Emozioni di vetro”
6 ottobre 2016 – 25 aprile 2017
Museo del Vetro – Spazio Conterie
Murano Venezia
Villa dei vescovi Padova
“GLASS: Arte del vetro oggi”: una fontana come forma d’arte
Il mostro della laguna è riemerso a Villa dei Vescovi – FAI, in occasione della mostra in cui Jean Blanchaert ha raccontato l’“arte del vetro oggi”, dal 24 maggio all’11 settembre 2016.
2014
Villa Necchi milano
“il mostro della laguna” a villa Necchi FAI, una fontana artistica tra vetro e tecnologia
Dopo l’esposizione al Bologna Water Design, il mostro della laguna è riemerso a Milano, in occasione della mostra in cui Jean Blanchaert ha raccontato “L’arte del vetro oggi in Italia”.
2013
Bologna Water Design
Bologna Water Design: design sperimentale applicato all’acqua
Dopo il successo dell’esposizione nell’indimenticabile Basilica Cisterna di Istanbul, l’opera è riemersa al Bologna Water Design, dal 23 al 28 settembre 2013, facendo riecheggiare la sua voce tra le mura storiche dell’ex Ospedale dei Bastardini.
2012
Il mostro della laguna ad Istanbul
Migliaia di visitatori hanno potuto ammirare l’opera in uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi di Istanbul, la Cisterna Basilica (Yerebatan Sarnıcı), luogo che sembra la naturale collocazione della magica creatura.
3 marzo – 6 aprile 2012
Cisterna Basilica, Istanbul, Turchia
2011
MAR Ravenna
l mostro della laguna, dopo la permanenza veneziana, riemerge dall’8 ottobre al 20 novembre, nell’elegante cornice del Museo di Arte della città di Ravenna, in occasione del festival internazionale del Mosaico.
Magazzini del Sale Venezia
L’opera è stata esposta dal 5 giugno al 30 settembre, in concomitanza alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte, ILLUMInazioni, diretta da Bice Curiger, (4 giugno – 27 novembre 2011) ai Giardini e all’Arsenale nonché in vari luoghi di Venezia.
La presentazione dell’opera
Il mostro della laguna è stato presentato in anteprima nella mostra-evento che si è tenuta sabato 26 e domenica 27 febbraio 2011 nell’affascinante cornice della Tenuta del Cavallino, a Cavallino Treporti, Venezia.
Un afflusso inaspettato anche per gli organizzatori, che hanno contato ben 1700 persone nelle 15 ore di apertura, provenienti non solo dalle zone limitrofe, ma anche da fuori regione, vista la presenza di rappresentanti di Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.
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Ci siamo innamorati di questo lavoro: realizzare opere uniche, in grado di emozionare il nostro pubblico, che ci dà la possibilità di crescere insieme in questa infinita ricerca di bellezza.