Avete mai sentito parlare di raffrescamento adiabatico? Probabilmente questa parola non vi dirà molto, ma in questo articolo scoprirete che potrebbe essere una soluzione interessante ed economica per rinfrescarci dal prossimo caldo estivo che, nonostante il freddo degli scorsi giorni, statene certi, non tarderà ad arrivare.
Il raffrescamento adiabatico
Con questo termine si descrive un processo di raffreddamento dell’aria calda molto semplice ed efficace; nel raffrescamento adiabatico, od evaporativo, il calore viene sottratto all’aria rendendola più fresca in quanto utilizzato per far evaporare delle microscopiche gocce d’acqua.
E’ un meccanismo totalmente naturale, che è alla base anche della sudorazione umana, quando le particelle d’acqua presenti sulla nostra pelle evaporano per mezzo del calore fornito dal nostro corpo, raffreddandolo.
Questo principio è applicabile agli ambienti esterni dove gocce di acqua ultrasottili evaporano e assorbono rapidamente il calore presente nell’ambiente circostante diventando vapore acqueo.
Un sistema in grado di raffreddare spazi molto grandi open air, sostenibile ed ecologico, che consuma molto meno dei comuni condizionatori e che non utilizza sostanze chimiche o liquidi refrigeranti. Inoltre porta molti altri vantaggi, ad esempio è in grado di catturare la polvere e i pollini presenti nell’aria e, con l’utilizzo di prodotti specifici, è utilizzabile anche per eliminare zanzare ed insetti fastidiosi.
La micronebulizzazione dell’acqua fa precipitare al suolo le particelle di polveri sottili, rendendo l’aria più pura e, con lo stesso principio, contribuisce anche all’eliminazione dei cattivi odori.
Dove si può utilizzare?
Questo principio ha moltissime applicazioni sia nel settore privato che in quello industriale che in quello turistico e ricettivo. Viene utilizzato ad esempio nelle catene produttive, per rinfrescare le stanze dove lavorano macchinari di grandi dimensioni, ma anche per la conservazione e lo stoccaggio di frutta e verdura che in questo modo mantengono la propria freschezza più a lungo, o ad esempio nelle aziende vinicole, dove permette di rinfrescare l’ambiente e allo stesso tempo di controllare l’umidità in base alla necessità, oppure ancora negli allevamenti dove crea un ambiente fresco e ventilato e contribuisce alla diminuzione dello stress degli animali, aumentandone la produzione.
L’impianto nebbie
La nebbia creata da un impianto di questo tipo, magari accompagnato ad una fontana, è in grado non solo di rinfrescare, ad esempio gli ospiti di una struttura ricettiva, ma anche di creare divertimento e stupore, se accompagnato da giochi di luce e colore con effetti speciali e scenografici davvero suggestivi.
Un impianto nebbie è costituito da una pompa ad alta pressione e da un circuito di speciali ugelli nebulizzatori, che creano milioni di goccioline con dimensioni, in media, inferiori ai 10 micron. L’uso di pompe intelligenti, che alternano momenti di pausa a quelli di lavoro, regola la micronebulizzazione erogata con un consumo energetico e di acqua molto contenuto e, soprattutto, con la possibilità di controllare con precisione il livello di umidità ambientale. Un impianto di questo genere deve essere visivamente discreto così come l’effetto delle micro gocce d’acqua che devono essere estremamente sottili. Per questo è necessario usare appositi ugelli ad altissima qualità che nebulizzino l’acqua senza gocciolare, quindi senza produrre un effetto “bagnato”.
Gli impianti devono essere dotati di sistemi di prevenzione dalla formazione batteri e quindi di malattie quali legionella e salmonella. Sono indispensabili strumenti appositi come ad esempio i filtri antibatterici con trame super sottili e sterilizzatori a raggi ultravioletti.
Potrebbe essere la soluzione che stavate cercando per rinfrescare (ed abbellire) il vostro spazio open air?