Due chiacchiere con Arnaldo Enzo, Innovation Manager e co-creatore degli show d’acqua

Due chiacchiere con Arnaldo Enzo, Innovation Manager e co-creatore degli show d’acqua

Estate 2022: nuovi spettacoli di acqua, luci e musiche in arrivo, abbiamo intervistato per voi Arnaldo Enzo, Innovation Manager di Forme d’Acqua

Come si realizza uno show per fontane?

In principio era la fontana, ovvero bisogna avere una fontana, anche amovibile, con tutto il corredo di ugelli, fari, casse e la tecnologia adatta alla programmazione. La realizzazione di uno show inizia con l’ascolto: col tempo ho sviluppato una sorta di intuito per identificare i brani adatti allo spettacolo, Il ritmo e la dinamica della musica devono coniugarsi al movimento dell’acqua e ai colori delle luci e questo richiede una visione d’insieme e la capacità di tradurla in spettacolo, pensiamo ad una canzone che ha diversi impulsi ritmici, raccontati dai sali e scendi dei getti d’acqua e dalle alternanze di colore che aumentano il senso di gioia o di energia. Lo spettacolo dei giochi d’acqua è multisensoriale, stimola l’occhio, l’orecchio, a volte anche il tatto e questo mix amplifica le emozioni: gioia, stupore, felicità ma anche calma e relax.

Parallelamente all’ascolto e alla selezione delle musiche c’è la progettazione dello show, ho la fortuna di lavorare con l’arch. Simona Favrin, professionista creativa e poliedrica che si occupa del design dello spettacolo, un progetto fatto a tavolino nel quale convergono tecnica e arte.  La coreografia degli show per fontane è collaborativa, va pianificata e poi provata e riprovata in situ e adattata alle risposte e agli effetti del contesto. Detta così sembra una gran fatica ma è meraviglioso trovarsi di notte a provare uno show e vedere le reazioni divertite dei passanti.

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Quali e quante competenze professionali e know how vanno messi in campo?

Da un punto di vista tecnico è indispensabile conoscere i protocolli di comunicazione come DMX, Artnet, Modbus, Seriale e saper identificare in base alle richieste del cliente le apparecchiature più adatte e di conseguenza i relativi protocolli di comunicazione che consentono il dialogo tra le tecnologie selezionate. Ci vogliono competenze specifiche legate all’elettronica e ai linguaggi di programmazione alle quali sommare la capacità creativa per creare uno show coinvolgente ed emozionale, ad alto tasso di stupore.

Per la pianificazione dello spettacolo servono competenze progettuali, serve conoscere la teoria dell’estetica, i materiali e come si relazionano, ma il plus è dato dalla creatività e dal bagaglio personale: nei nostri spettacoli Simona mette in campo anche le sue conoscenze di teoria del colore, indispensabili per potenziare l’effetto dell’acqua e della musica.

Come si crea sinergia tra i diversi elementi che lo compongono?

Creare sinergia è una sfida perché acqua e luce hanno tempi di reazione differenti e quindi richiedono due programmazioni diverse per ogni singola scena che vengono poi sincronizzate e armonizzate alla musica selezionata. Io credo che con il tempo e l’esperienza si impara a coniugare i diversi elementi, è un po’ come per il teatro o per il cinema dove scenografia, luci, suoni, recitazione concorrono a creare uno spettacolo unico. Da questo intersecarsi di elementi e di relazioni multisensoriali sgorga bellezza.

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Come vengono scelte le musiche? Qual’è il palinsesto più recente?

Come dicevo prima la scelta delle canzoni adatte ad uno show parte dall’ascolto, ormai sono molti anni che lavoro nella programmazione di show ed è per me automatico ascoltare la musica in funzione del potenziale effetto spettacolare. Una volta individuate, le canzoni adatte vengono proposte al cliente che capita faccia delle controproposte e in questo caso si valuta un possibile inserimento in base a ritmo e dinamica, a questo punto la realizzazione dello spettacolo ha inizio.

L’ultimo palinsesto che ho realizzato è quello del Camping Prà delle Torri, a Caorle, in provincia di Venezia: alla selezione dello scorso anno sono state aggiunte delle nuove musiche, una fra tutte “Zitti e buoni” dei Måneskin, la canzone con la quale hanno vinto l’Eurovision Song Contest 2021. L’ho sentita alla radio e da subito mi è sembrata adatta allo show del Prà delle Torri, l’ho proposta, è piaciuta e sono contento che renda omaggio a questi ragazzi giovanissimi che hanno avuto un riconoscimento internazionale importante arrivando primi alla scorsa edizione di Eurovision. Nello stesso show però troviamo anche YMCA dei Village People, una canzone che ha i suoi anni, la palette musicale ed emozionale è variegata.

L’analisi del contesto è a tutti gli effetti parte integrante del lavoro, il palinsesto deve essere adatto al luogo e al pubblico, ad esempio per il Prà delle Torri è stato ideato anche in base all’età e alle nazionalità presenti nel Camping Village. Gli elementi di cui tener conto nella progettazione dello spettacolo sono molteplici.

C’è un interesse crescente nella richiesta di spettacoli d’acqua?

Si, direi di sì, stiamo raccogliendo grandi soddisfazioni, anche grazie all’avvento dei social media dove girano video e foto degli spettacoli e le persone scoprono questo tipo di show coinvolgente che non conoscevano, perché molti, soprattutto in Italia, hanno una visione classica delle fontane con statue di cavalli e putti che spruzzano acqua. Negli ultimi anni invece è in aumento la richiesta di fontane dinamiche, basti pensare alle fontane a pavimento che stanno riportando anziani e bambini nelle piazze, ma stiamo raccogliendo richieste di fontane danzanti anche in contesti cittadini.

Stai seguendo un nuovo progetto?

Sì, al momento stiamo lavorando al palinsesto di una nuova fontana nel comune Porlezza, sul lago di Lugano, una fontana danzante in centro storico. Siamo entusiasti di questo progetto e non vediamo l’ora di darvi ulteriori dettagli, seguiteci sui social, vi garantisco che sarà un’estate frizzante!

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Susanna Dei Rossi

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