Nella realizzazione di una fontana o di un gioco d’acqua la scelta di impiegare l’acciaio AISI 304, 316 o 316L è un nodo cruciale per assicurarne la durevolezza e la bellezza nel lungo periodo, perché l’utilizzo di un tipo di acciaio al posto di un altro può compromettere il risultato del progetto e comportare la comparsa di antiestetiche macchie di colore bruno causate dall’ossidazione.
L’acciaio AISI 304 e l’AISI 316 sono due tipi di acciaio inossidabile comunemente utilizzati nella produzione di prodotti industriali, come tubi, valvole e attrezzature in generale. Nonostante siano entrambi materiali di ottima qualità, presentano importanti differenze che è importante conoscere, perché determinano la scelta precisa di un determinato tipo di acciaio inox all’interno di un progetto.
Prima di tutto, però, vanno chiariti termini come inox, inossidabile, AISI, che sono di comune utilizzo, ma non sempre abbiamo ben chiaro il loro significato e quindi la loro corretta applicazione.
Inossidabile significa che il materiale è resistente ai processi ossidativi e corrosivi, ovvero che non si altera strutturalmente per azione dell’umidità e dell’ossigeno dell’aria.
Inox non è che l’abbreviazione del termine francese inoxydable ed è una sigla utilizzata principalmente a scopi commerciali.
AISI è la nomenclatura derivante dall’acronimo di American Iron and Steel Institute, l’istituto di unificazione statunitense per ferro e acciaio.
Acciaio inossidabile è il termine utilizzato per identificare le famiglie di acciai (austenitici, ferritici, martensitici) con un contenuto minimo di cromo di almeno l’11%, elemento che offre al materiale una maggiore resistenza alle ossidazioni e alle corrosioni rispetto al comune acciaio non legato (anche detto acciaio al carbonio). È composto da vari elementi, come:
- ferro, il principale elemento di lega, presente per oltre il 50%;
- cromo, che aumenta la durezza e il limite di elasticità;
- nichel, che conferisce tenacità, favorendone anche l’auto-passivazione;
- molibdeno, principalmente serve ad aumentare la resistenza alla corrosione.
Gli acciai inossidabili sono resistenti alla corrosione grazie alla passivazione: fenomeno che consiste nella formazione di un sottile film protettivo, che si verifica ogni volta che una superficie pulita è esposta a un ambiente aggressivo (aria o acqua) che possa fornire abbastanza ossigeno da formare uno strato superficiale di ossido di cromo.
L’AISI 304 è il tipo più comune di acciaio inossidabile, composto da circa il 18% di cromo e l’8% di nichel. È generalmente utilizzato per la costruzione di prodotti industriali, ma NON è adatto per l’utilizzo in ambienti altamente corrosivi o in presenza di cloro, come piscine o impianti di trattamento dell’acqua, perché ne comporterebbero la comparsa di macchie brunastre e una minore durevolezza del materiale.
Al contrario, l’acciaio AISI 316 è composto da circa il 16% di cromo, il 10% di nichel e il 2% di molibdeno. Anche se presente solo in piccola percentuale, il molibdeno rende l’acciaio AISI 316 più resistente alla corrosione – tanto che viene chiamato anche “acciaio marino” – e quindi adatto all’utilizzo in ambienti altamente corrosivi (ove è presente acqua salata o acqua con alti livelli di cloro) e per la produzione di parti per fontane o per impianti di trattamento dell’acqua. Inoltre, in termini di resistenza meccanica, l’AISI 316 ha una minore tolleranza alle deformazioni rispetto all’AISI 304.
L’inox 316 è un acciaio destinato a durare decine e decine di anni, l’importante è effettuare una manutenzione minima e poco laboriosa, passando una volta l’anno una mano di prodotto protettivo, come olio di vaselina, o di uno specifico per ripristinare temporaneamente la passivazione.
In definitiva, l’acciaio AISI 316 è nettamente superiore all’AISI 304, per via di una serie di fattori che ne determina una maggiore durata nel lungo periodo, ed è per questo che il costo è significativamente più alto, a seconda dei periodi varia dal 30 al 45% in più.
Trattando le differenze tra acciaio AISI 316 e AISI 316L, c’è una caratteristica che li rende unici l’uno dall’altro: rispetto all’AISI 316, l’acciaio AISI 316L ha un alto contenuto di cromo e molibdeno combinato con un basso contenuto di carbonio, il che lo rende ancor meno suscettibile alla corrosione. Inoltre, l’acciaio AISI 316L è anche più morbido e più malleabile nella lavorazione rispetto all’AISI 316, diventando la scelta ideale per le applicazioni che richiedono componenti dalla forma precisa e dalla saldatura pulita e resistente.
Entrambi gli acciai AISI 316 e AISI 316L sono ottime scelte per le loro rispettive applicazioni, principalmente per la costruzione di fontane, giochi d’acqua e installazioni costantemente a contatto con acqua trattata con acido e cloro. Quindi, se si vuole garantire la massima qualità ad una fontana, bisogna scegliere l’acciaio AISI 316 o 316L, invece per i prodotti saldati, il migliore è l’acciaio AISI 316L, perchè garantisce una buona formabilità. Come detto in precedenza, l’acciaio 304 è un acciaio inossidabile di buona qualità, ma da riservare alla creazione di prodotti che non siano destinati a fontane o giochi d’acqua di qualità con lo scopo di essere durevoli nel tempo.
13 Febbraio 2023