L’Unione Economica Eurasiatica è entrata in vigore il primo gennaio 2015 e può rappresentare una vera svolta nell’assetto economico mondiale. Per gli studiosi accademici e per le aziende è arrivato il momento di approfondire il tema, perché sta rapidamente diventando realtà. Armenia, Bielorussia, Russia, Kazakhstan, Kirghizistan sono i fondatori di questa organizzazione internazionale di integrazione sociale, che, con una governance simile a quella dell’Unione Europea, sta organizzando uno spazio economico di oltre 180 milioni di abitanti.
Da gennaio 2018 sono stati introdotti dei Regolamenti Tecnici e il nuovo Codice Doganale dell’Unione Economica Eurasiatica, simile a quello europeo. L’Iran e la Turchia hanno manifestato interesse nell’aderirvi e la Russia sta lavorando per giungere ad un accordo tra UE e UEEA, creando uno spazio economico unico.
Se i processi geopolitici tendono ad avere dei tempi lunghi per raggiungere una completa realizzazione poiché sono complessi, le università danno prova invece di saper avviare delle cooperazioni e facilitare le relazioni prima tra persone e poi tra Paesi e macro regioni.
Il prof. Aldo Ferrari, direttore del master ELEO, e il prof. Giancarlo Corò, direttore del centro SELISI (Scuola in Economia, Lingue e Imprenditorialità per gli Scambi Internazionali) entrambi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, hanno ben intuito la necessità di offrire ai loro studenti una formazione interdisciplinare sempre più vicina alle esigenze delle aziende come Forme d’Acqua, destinate a diventare “utilizzatrici” dirette di questi specialisti e professionisti.
Il centro ricerca SELSI è votato alle relazioni internazionali e punta all’insegnamento dei molteplici linguaggi per poter fare business: quindi la lingua straniera del mercato – in questo caso per lo più il russo – ma anche il linguaggio culturale, quello giuridico, quello doganale, quello dei contratti, del turismo, dell’industria 4.0.
Questi gli argomenti alla base dell’incontro che si è tenuto il 18 gennaio a Treviso, aperto a studenti e al mondo dell’imprenditoria, organizzato dal Centro SELISI.
In questa occasione Treviso ha incontrato Astrakhan: a livello personale il vice sindaco di Treviso Avv. Andrea De Checchi ha conosciuto il rettore dell’università di Astrakhan Prof. Konstantin Markelov, a livello accademico le due università si sono avvicinate per pensare a progetti di ricerca congiunti e a livello socio-economico le aziende dell’eccellenza veneta si sono affacciate alla macro regione del Caspio.
Aziende del lusso come iDOGI®, che propone illuminazione in vetro artistico e Forme d’Acqua, che realizza fontane artistiche da interno e da esterno, assieme ad aziende legate alla logistica e al trasporto o ai materiali di costruzione come Knauf, partecipano ad un piano di internazionalizzazione, guardando ai mercati dell’est Europa comprendendo anche il sud della Russia e non la sola Mosca!
Una nuova sfida economica da affrontare con entusiasmo, con metodo, creando sinergie e collaborazioni con i diversi attori, per poter accrescere le competenze e gestire al meglio le commesse.
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