Think tank “Green ex-machina”

Blockchain, IoT e Big Data per l’impresa green: non c’è sostenibilità senza innovazione
Think tank “Green ex-machina”

Mercoledì 12 aprile 2023 si è svolto Green ex-machina – GEM23, il think tank italiano dedicato alla conversione green delle aziende manifatturiere organizzato da Miraitek4.0 e MyChicJungle, al quale ha partecipato il CEO di Ecosistem, Gianluca Orazio. L’incontro si è tenuto a Milano, presso la Sala delle Colonne di Banco BPM, con la partecipazione di imprenditori e manager di importanti aziende manifatturiere italiane. Un’intera mattinata dove si è dimostrato con fatti e numeri concreti come la tecnologia digitale sia in grado di abilitare la sostenibilità nei processi produttivi, mediante il miglioramento delle performance che, grazie alla raccolta e utilizzo dei dati, porta a un aumento del grado di sostenibilità e, quindi, ad una maggiore competitività sul mercato.

L’obiettivo dell’incontro era di rendere partecipi le aziende delle grandi opportunità derivanti dall’applicazione del digitale: dall’ottimizzazione delle risorse al risparmio energetico, dal miglioramento della qualità del lavoro alla sostenibilità dei processi, il tutto grazie all’utilizzo di strumenti digitali che permette l’implementazione sinergica di ambiti diversi.

Durante l’evento sono stati analizzati i passaggi necessari all’innovazione nell’industria manifatturiera attraverso due punti di vista:

  • quello dei produttori di beni strumentali, con focus sul b2b, per capire qual è il futuro per l’impresa manifatturiera;
  • quello degli utilizzatori di beni strumentali, per approfondire come la tecnologia migliori e renda sostenibile il ciclo produttivo.

In generale, si è visto che l’IoT è tra le tecnologie più utilizzate dalle imprese, insieme all’automazione avanzata, ma fortunatamente è in continua crescita la consapevolezza nelle imprese che il digitale è abilitatore necessario per la sostenibilità dei processi industriali.

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Una delle parole chiave dell’incontro è stata blockchain e si è discusso a lungo su come il suo utilizzo favorisca la permeazione del green nella produzione, aumentando l’affidabilità e credibilità dei prodotti stessi. La blockchain si sta dimostrando sempre più come un registro condiviso e immutabile per registrare le transazioni e monitorare gli asset, perché impedisce il fenomeno del greenwashing e, di conseguenza, certifica la sostenibilità del processo produttivo.

L’incontro si è aperto con la presentazione dei dati elaborati dal Manufacturing Group della School of Management del Politecnico di Milano su “Digital And green – un’opportunità concreta per il settore industriale” da parte di Elisa Negri, Senior Assistant Professor del Dipartimento di Ingegneria Gestionale. L’analisi ha rilevato come il 45% delle aziende intervistate abbia già intrapreso dei progetti di sostenibilità che impattano sulle operazioni, evidenziando una crescente sensibilità verso i temi green. I driver più comuni sono la volontà di rispondere alle esigenze e alle tendenze del mercato, soprattutto per le impese che realizzano gran parte del loro fatturato con l’export: la competitività gioca anche sulla strategia di sostenibilità aziendale e la volontà di costruire un’immagine di brand sostenibile. Le tecnologie più utilizzate per raggiungere gli obiettivi sono l’IoT per il 27% e l’automazione avanzata e collaborativa per il 29%, mentre gli ambiti maggiormente impattati sono il monitoraggio dei consumi delle operazioni e la gestione del fine vita del prodotto. Tra gli ostacoli più comuni emergono:

  • scarsa cultura aziendale;
  • insufficienza di chiarezza sui benefici attesi;
  • complessità delle leggi sulla gestione dei rifiuti;
  • mancanza di KPI che colleghino le performance di sostenibilità al valore aziendale.

Degli esempi di strumenti per ridurre queste barriere possono essere lo sviluppo di metodologie per la quantificazione della sostenibilità ambientale e la quantificazione dei benefici legati all’IoT e ad altre tecnologie.

La seconda tavola rotonda, invece, è stata incentrata su Sostenibilità, efficienza e tecnologia: quale futuro per l’impresa manifatturiera, e ha visto confrontarsi al tavolo come relatori vari manager di importanti aziende manifatturiere, ma anche Luca Gazzo, Direttore Generale del Camping Marina di Venezia – una delle più grandi e affermate strutture ricettive open-air in Europa –  portando la sua esperienza di comparto turistico, il quale rappresenta il 13% del nostro PIL.

In conclusione, è emerso che c’è una comprensione generale dell’assoluta importanza della sostenibilità e della diffusione dei progetti correlati che incidono sulle operazioni; nel frattempo, i KPI più monitorati sono quelli relativi ai consumi dei processi produttivi, agli scarti di lavorazione e alle emissioni, alla salute e sicurezza dei dipendenti: la strada è quella giusta, bisogna continuare a seguirla e con costanza e fiducia. I messaggi chiave di questo processo Green&Digital possono essere riassunti con:

  • C’è una comprensione generale dell’importanza della sostenibilità e un numero considerevole di progetti in questo senso che ha un impatto sulle operations;
  • I driver più comuni sono la volontà di rispondere alle esigenze e alle tendenze del mercato, la necessità di allineare le operazioni con la strategia di sostenibilità aziendale e la volontà di costruire un’immagine sostenibile;
  • Le tecnologie più utilizzate risultano essere l’IoT e l’automazione avanzata e collaborativa;
  • Gli ambiti maggiormente impattati dalle tecnologie smart per la sostenibilità di un prodotto sono il monitoraggio dei consumi delle operazioni e la gestione del fine vita del prodotto.

 

«La presenza di così tante aziende in sala – ha aggiunto Marco Taisch, cofondatore di Miraitek – testimonia l’esigenza diffusa di portare a terra questi temi e renderli raggiungibili, trasformando l’atteggiamento difensivo verso la sostenibilità imposta a opportunità di business. Il successo di oggi conferma nella volontà di replicare annualmente questo appuntamento.»

«Oggi è emersa più volte la consapevolezza da parte delle aziende dell’importanza del fare sistema – ha concluso Jacopo Moschini, cofondatore di MyChicJungle – perché la transizione digitale e sostenibile passa dalla filiera e dal cluster. Il nostro intento era dare un messaggio di visione futura, ponendo il progetto Green Ex-Machina come riferimento sicuro e chiaro per le aziende del manifatturiero nella definizione di parametri di sostenibilità trasversali al settore. Un laboratorio d’idee, ricerca e strategia a livello nazionale, con l’obiettivo finale di mettersi in relazione e confronto con il tessuto industriale italiano sul piano globale. Il successo dell’incontro ci dice che siamo sulla buona strada.»

14 aprile 2023

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Susanna Dei Rossi

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