In questi giorni siamo stati a Dubai per una missione commerciale. Non è la prima volta che viaggiamo negli Emirati Arabi, un paese che è necessario avvicinare e conoscere per sviluppare una rete di impresa efficace ed attuale.
Gli Emirati Arabi rappresentano un mercato di settore sicuramente tra i più interessanti e con uno degli sviluppi economici maggiori degli ultimi anni; Dubai è una città in fortissima crescita che attualmente, come poche altre al mondo, rappresenta il futuro del business e dell’impresa.
Si tratta di una città con più di 3 milioni di abitanti, di cui solo il 10% è autoctono.
Il rimanente 90% è fatto di immigrati, lavoratori e professionisti provenienti da tutto il mondo. Negli ultimi anni è notevolmente cresciuta la presenza degli italiani, che sono passati da 7.000 a 10.000. Dubai si muove ad una velocità sconvolgente, come i 1.200 Km/h del nuovo “Hyperloop”, il sistema ferroviario a propulsione elettromagnetica, attualmente in fase di studio, che sarà in grado di collegare i 140 km di distanza tra Dubai con Abu Dhabi in soli 12 minuti.
Tutto inizia o almeno passa da qui; la città è all’avanguardia su moltissime questioni: l’economia (sono state erette zone di libera iniziativa economica, dove vengono attirati investitori straniere e aziende attive nell’information technology e nella finanza), il turismo (con la creazione di strutture e centri abitativi e ricreativi in mezzo al deserto, arcipelaghi e penisole artificiali), i trasporti (a breve verranno lanciati i “driverless pods”, mezzi pubblici cittadini senza autista), e l’innovazione (Dubai sarà la sede del Solar Decathlon Middle East 2018).
Siamo tornati a Dubai per sviluppare nuovi rapporti commerciali, incontrare studi di architettura, interior, landscape e garden designer, per individuare showroom di arredo di lusso, specializzati nel Made in Italy e trovare nuovi partner soprattutto nel campo della tecnologia.
In un luogo come questo tutto si gioca sull’innovazione, la qualità e la garanzia, tutte caratteristiche che contraddistinguono Forme d’Acqua e i nostri prodotti. Il fatto di poter gestire per intero ogni progetto internamente all’azienda, senza che il cliente debba affidarsi ad altri professionisti, semplificando la sua gestione e facendogli quindi risparmiare tempo e denaro, è un vantaggio importante.
In questa missione abbiamo anche avuto la possibilità di incontrare Valentina Setta, il Console Italiano a Dubai e Giampaolo Bruno, il direttore dell’Istituto Commercio Estero – ICE, che si sono dimostrati estremamente disponibili e felici di incontrare un esempio di azienda italiana, che investe e crea in un territorio tanto lontano.
Durante la missione siamo riusciti anche ad approfondire la nostra conoscenza della città con l’esplorazione del D3 – Design District ed una breve visita al Dubai Frame, opera architettonica ed ingegneristica di grande livello e nuova attrazione turistica che fa conoscere al visitatore la Dubai del passato, del presente e del futuro.
Abbiamo anche effettuato un veloce sopralluogo al Mohammed bin Rashid Al Maktoum Solar Park dove, a Novembre, si svolgerà la Solar Decathlon Middle East, la competizione internazionale e inter-accademica dedicata al mondo dell’architettura e dell’abitabilità sostenibile.
Forme d’Acqua, coinvolta dall’Università La Sapienza di Roma, parteciperà a questo progetto tramite Restart4Smart, la realizzazione in scala 1:1 di una casa ecosostenibile e tecnologica, che verrà impreziosita dalla nostra fontana interattiva da interni Selene, e il cui prototipo verrà costruito proprio al Solar Park di Dubai.
Una missione quindi positiva, che non solo ci ha fatto gettare le basi per nuovi rapporti commerciali decisamente interessanti che svilupperemo nei prossimi mesi, ma che ci ha permesso di approfondire la conoscenza di un paese che è destinato a diventare fondamentale per il nostro business.