Venerdì 26 gennaio Forme d’Acqua è stata ospite de “Il Patentino dell’Ospitalità”, percorso di formazione organizzato dal Comune di Cavallino Treporti – Venezia, che ha l’obiettivo diretto di accrescere la qualità dell’accoglienza soprattutto attraverso l’efficienza e l’efficacia delle relazioni umane, ma ponendo anche l’attenzione su una visione più ampia, ovvero lo sviluppo economico e sociale di un territorio particolarmente vocato al turismo, ai servizi ed alla sostenibilità.
Per noi è stata una grande opportunità, un momento in cui poter comunicare da vicino, essendo nati e cresciuti proprio a Cavallino Treporti, ciò che siamo e cosa facciamo. Abbiamo parlato soprattutto del metodo e degli strumenti di marketing, si perché il progetto di innovazione e di business che abbiamo iniziato due anni fa, oggi sta dando risultati importanti, tangibili, con una crescita del fatturato nel 2017 del +35% ed un previsione per il 2018 di un +50%.Altro dato rilevante sono le assunzioni, passando da 10 unità del 2016 ad oggi, con un team di 18 persone di cui 13 a tempo determinato.
La lettura dei dati non vuole essere autoreferenziale, ma uno strumento di analisi che ci fa capire che siamo sulla strada giusta, in “carreggiata” come ha detto Gianni Bozzato, corsista presente tra il pubblico.
Con il metodo del racconto, abbiamo quindi condiviso gli strumenti che abbiamo utilizzato per far crescere il posizionamento e l’identità di Forme d’Acqua a livello internazionale, quindi l’analisi dei punti di forza e di debolezza (Analisi SWOT), il modello di business ed il più noto business plan, ponendo molta attenzione all’importanza dell’analisi, perché non si può creare valore se il risultato combinato di questi strumenti da luce rossa.
Portare avanti un’idea di business per affezionamento o per convinzione, il più delle volte porta all’insuccesso e i dati delle Camere di Commercio lo dimostrano, pensate che la differenza tra le partite iva aperte e chiuse tra il 2011 ed il 2016 in Veneto ha un trend negativo del -1%, cioè su 100 aziende aperte ne chiudono 101, mentre il dato nazionale è del +7,8%.
Al di la di tutte le considerazioni che ognuno di noi può fare, l’evidenza è una sola, il Veneto è certamente una delle regioni più capaci nel saper fare, ma fare impresa è un’altra cosa. La formazione è certamente uno degli strumenti più potenti per poter controvertere queste statistiche.
Ad un sala piena dall’inizio alla fine della serata, abbiamo comunicato anche i valori veri che fanno la differenza nell’inventario di un’impresa – che oggi non è più composto dalla sola voce beni materiali, ottenuta moltiplicando quantità per prezzo – sono i valori immateriali, tecnicamente chiamati asset intangibili e sono espressi dalla somma del capitale intellettuale e dalla proprietà intellettuale. Quello che abbiamo imparato in Forme d’Acqua è che questa parte di “inventario” esprime un valore molto più alto di quello materiale e che se si riesce a farlo emergere ed esprimere, il risultato economico cresce in modo esponenziale.
Sono state due ore piene, dense di contenuti, intervallate dalla presentazione di alcuni video presenti sui social e sul canale YouTube di Forme d’Acqua, per spiegare quanto lavoro e quante diverse competenze siano necessarie per sviluppare un nuovo prodotto così tecnologo come Le Sirene di Forme d’Acqua.
Attraverso un nuovo modello di progettazione di prodotto, ovvero il design thinking, abbiamo dato vita ad una nuova linea di fontane da interno, di lusso, italiane, sostenibili e smart. Altamente tecnologiche ed interattive, percepiscono l’avvicinamento delle persone e reagiscono con pulsazioni luminose e cambi del flusso dell’acqua. Interagiscono anche con la luminosità ambientale e sono sorgente musicale in WI-FI, permettono infatti di ascoltare la musica direttamente dallo smartphone.
Così smart che l’università la Sapienza di Roma ci ha voluto al suo fianco, nel progetto ReStar4Smart, coordinato dal prof Marco Casini, per partecipare alla competizione internazionale Solar Decathlon Middle East a Dubai a novembre di quest’anno, dove 21 università di architettura si sfideranno presentando in scala 1:1 la casa smart e sostenibile del futuro, sviluppata su 65mq.
L’innovazione di prodotto è diventata per noi l’idea differenziante rispetto al mercato, generando un posizionamento del marchio Forme d’Acqua su un livello alto.
Ma serviva di più, dovevamo comunicarlo, in più direzioni, in più Paesi a più persone. Alla ricerca del giusto metodo per farlo, abbiamo come prima cosa dato vita ad un ufficio stampa interno, ma è stato, sempre grazie alla formazione finanziata, l’incontro con Francesca Anzalone ad arricchirci di consapevolezza, ad insegnarci come funziona un ufficio stampa, come, dove, quanto e perché comunicare, la funzione del digital PR e poi di più, perché ci ha portato inaspettatamente in un viaggio introspettivo profondo, facendoci riemergere sicuri della nostra identità prima individuale e poi di conseguenza collettiva.
A chiudere il programma della serata, in una sequenza logica di contenuti, c’era la condivisione, aspetto spesso difficile da affrontare, ma divenuto orami una necessità per attingere esperienze, contatti e conoscenze, mettendo a disposizione le proprie.
Condivisone che va coltivata su più livelli, con i fornitori che da fornitori diventano partner strategici e poi con le imprese che hanno una visione affine e strategie sinergiche. A questo proposito proprio da fine 2017 stiamo lavorando alla costituzione di un network per la progettazione e realizzazione dell’outdoor, con alcune imprese lombarde di settori complementari e che vedrà la sua costituzione a febbraio, mentre altri due progetti di rete per il mercato internazionale sono in corso ma è ancora prematuro sbilanciarsi.
E’ stata la sindaco Roberta Nesto a chiudere la serata, prima rinnovando l’importanza di fare formazione sul territorio, poi con un messaggio che lascia ben sperare chi ha un’idea imprenditoriale, ovvero l’avvio di una serie di incontri per valutare la fattibilità di un progetto di co-working e start-up in spazi disponibili allo scopo, già individuati nel nostro Comune. Direi che non c’era modo migliore per dare senso a tutto il lavoro di una serata dal titolo: “ L’introduzione di un prodotto innovativo per far crescere l’impresa”, a cura di Gianluca Orazio e Otello Brait.
Un grazie sostanzioso a chi ha scelto di dedicare due ore del proprio tempo ad ascoltarmi su argomenti così impegnativi e tecnici, spero veramente di potervi essere stato utile e di aver rispettato le vostre aspettative, ma grazie anche all’amministrazione e a Otello Brait, per aver dato fiducia ad una persona e ad un’impresa del proprio territorio che con passione tutti i giorni si mette in discussione, creando valore.
Gianluca Orazio
CEO Forme d’Acqua