Forme d’Acqua Venice Fountains ospite dell’evento inaugurale di Annex Beach, il ristorante e beach club della Boulevard de la Croisette, il cui restyling è stato ideato da Jacques Garcia, architetto e interior designer di fama internazionale.
Durante l’evento abbiamo avuto il piacere di intervistare Sergio Fracchia, presidente di Annex Beach, che ci ha parlato del progetto e dell’importanza del made in Italy.
Annex Beach è un ristorante su una delle più belle spiagge d’Europa, un locale alla moda e dal design raffinato. Il fatto di essere una location open-air le ha dato un vantaggio competitivo, offrendola al pubblico come un locale sicuro, sotto un’ottica che si potrebbe osare definire “Covid free”?
Certo che sì! Il fatto che le spiagge siano mete en plein air sicuramente ha dato un grosso aiuto a noi che siamo operatori del settore, ma questo non è sufficiente per farle funzionare. Quindi abbiamo creato un concetto: proprio perché siamo una delle spiagge più belle d’Europa, o comunque del Mediterraneo, abbiamo chiesto l’aiuto di un grande decoratore di fama mondiale, che si chiama Jacques Garcia, che ha riprodotto in questo beach club una grotta nel mare, con uno stile particolare e molto forte. Per la realizzazione del progetto sono intervenute le migliori aziende di vari settori, tra le quali anche parecchi operatori del territorio nazionale italiano. Quindi, il fatto che il ristorante, il beach club e la spiaggia si trovino en plen air ha dato un aiuto in generale, ma principalmente ha generato un vantaggio a noi, che abbiamo creato un locale particolare, in cui la gente viene anche per visitarlo.
Il design di Annex Beach è unico e spicca sugli altri locali de la Croisette: era questo l’effetto che immaginava di ottenere con il progetto di Garcia o è andato oltre le aspettative?
La maquette realizzata dall’artista Garcia ci è piaciuta e ci ha convinto da subito. Ovviamente il primo impatto è stato “WOW”, il secondo impatto è stato “come riusciamo a realizzarlo?”, in un terzo momento ho detto “sì, è una follia, ma la dobbiamo fare! Perché le cose che hanno un tocco di follia hanno anche dei risultati differenti.” La dimostrazione è stata che abbiamo aperto il 2 giugno, dopo la fine del lockdown, lavorando sulle norme per garantire il distanziamento sociale e con tutti i relativi problemi che potete immaginare, ma da subito siamo andati full, al completo.
Da italiano hai voluto con te molte imprese italiane per la realizzazione del tuo progetto di business: è stata una scelta “pregiudizievole” o maturata con consapevolezza?
Nessun pregiudizio, è stata una scelta razionale, a tal punto che abbiamo collaborato anche con delle imprese locali francesi. Quindi non era un’idea di un “solo Italia”, assolutamente no, ma su certi settori del made in Italy – come l’arredamento o le rifiniture – dobbiamo riconoscere che siamo leader. Alcune cose in Francia sono ben fatte, però sull’artigianato, per nostra fortuna, siamo imbattibili. Qui abbiamo creato una grotta e Garcia ha pensato di mettere delle fontane, dei giochi d’acqua che amplificassero l’effetto di una grotta sommersa. Forme d’Acqua Venice Fountains è riuscita a fare queste realizzazioni e si sono dimostrati all’avanguardia.
Poi oggi, con la tecnologia, tanti interventi possono essere fatti da remoto: anche per tranquillizzare i clienti che vogliono fare delle operazioni a migliaia di chilometri di distanza, dove ci troviamo noi, tutto questo può essere gestito attraverso la tecnologia ed internet, così se non funziona qualche cosa si può riparare a distanza senza particolari interventi.