26-ottobre Ieri si è concluso il Summit internazionale “Acqua e Clima – I grandi fiumi del mondo si incontrano”. È stato un incontro inedito che ha chiamato a Roma i responsabili dei bacini idrici più grandi al mondo per favorire l’interscambio di esperienze e informazioni sulla gestione sostenibile dell’acqua e sulla messa in atto di azioni e progetti comuni. “La partecipazione a questo Summit – dichiara Luca Lanzalone, Presidente di Acea, main sponsor dell’evento – testimonia l’impegno della Società nell’affrontare una sfida, quella della tutela dell’acqua e quindi dei grandi fiumi e bacini idrici, che non ha confini nazionali e che non può essere né vinta né combattuta da soli.”
Lo scopo è univoco: bisogna salvaguardare l’acqua, raddoppiando se non triplicando gli impegni delle conferenze mondiali sul clima e sensibilizzare Stati, istituzioni e aziende a collaborare per prevenire i danni provocati dai cambiamenti climatici. La sinergia di ogni singolo patrimonio di competenze, e non unicamente quello della gestione del servizio idrico, equivale ad un tassello di una strategia che aspira ad unire le capacità e risorse di ognuno per contribuire a vincere questa sfida, la quale vittoria non sarà beneficio di qualcuno, ma garantirà un mondo migliore alle generazioni presenti e future.
Secondo gli esperti del Giec, il Gruppo intergovernativo sull’evoluzione del clima, i cambiamenti climatici stanno determinando un forte impatto sulla disponibilità dell’acqua dolce. In base alle ultime stime, per ogni incremento di 1°C della temperatura terrestre, un ulteriore 7% della popolazione mondiale vedrebbe ridursi del 20% la propria disponibilità di risorse idriche. Il 90% dei disastri naturali è legato all’acqua e, secondo l’Oms, entro il 2030 il numero delle persone colpite da inondazioni sarà tre volte superiore all’attuale.
Il vertice è promosso dal ministero per l’Ambiente insieme con Unece (Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite), il Riob/Imbo (Rete Internazionale degli Organismi di Bacino) e la Gawac, Alleanza Mondiale per l’Acqua e il Clima che riunisce l’Alleanza delle Imprese e l’Alleanza delle Grandi città e l’UNESCO.
In occasione del Summit, sei tra le più note fontane storiche di Roma sono state colorate di blu.
È questo un segnale importante: la fontana è un veicolo fondamentale nella sensibilizzazione e all’educazione al risparmio idrico, a partire dal ruolo e dalle responsabilità che progettisti e costruttori hanno in tal senso. Progettare e costruire un presente sostenibile e responsabile è già possibile, è solo questione di sensibilità e responsabilità.
Forme d’Acqua impiega, nelle fontane che progetta e costruisce, tecnologie e tecniche costruttive che riducono al minimo i consumi idrici e che preservano la salubrità dell’acqua nel tempo, sia nei nuovi impianti che nelle ristrutturazioni di fontane, anche storiche, in cui spesso sono proprio le perdite strutturali a generare sprechi.
L’applicazione di sensori e la sostituzione dei quadri elettrici tradizionali con quadri elettronici con controllo da remoto, ci permette di monitorare costantemente i consumi, evidenziando in tempo reale eventuali anomalie. Grazie alla nostra partnership con OASE living water, le fontane che realizziamo consumano anche il 50% in meno di energia rispetto a qualche anno fa.
Preservare l’acqua e risparmiare energia vuol dire salvaguardare il pianeta intero.
La bellezza che può donare una fontana è completa quando al valore estetico si affianca il valore ambientale.